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Amanda Lear |
 Amanda Lear a Parigi il 17 aprile 2011 |
|
Nazionalità | Regno Unito
Francia |
Genere | Disco New wave Hi-NRG Pop rock Italo disco Jazz Dance pop |
Periodo di attività | 1975 – in attività |
Etichetta | Ariola Records, Carrere Records, Ricordi International, Chène Music,ZYX Music, Marais Prod., Dance Street, Just Good Music For Your Ears, Little Boom Records[1] |
Album pubblicati | 21 |
Studio | 14 |
Raccolte | 7 |
Gruppi e artisti correlati | Salvador Dalí, David Bowie, Antony Monn |
Sito web | Amanda-Lear.com |
Nel
1975 Lear debuttò come cantante dopo aver firmato un contratto con la Ariola Records. I suoi album hanno avuto successo in
Germania,
Italia,
Scandinavia,
Russia,
Sud America,
Giappone ed altri paesi del mondo. Dopo il successo del periodo disco, dalla metà degli
anni ottanta sino al 2011, Lear ha continuato a pubblicare album a singoli, senza però riuscire ad eguagliare i suoi primi successi. Dopo aver partecipato ad alcuni spettacoli televisivi, ha iniziato a prendere parte a programmi televisivi d'intrattenimento in Italia, Francia e Germania. Ha inoltre continuato a dipingere, a scrivere e a dedicarsi alla carriera di attrice.
Dal 2003 Amanda Lear vive a
Saint-Étienne-du-Grès vicino ad
Avignone nel sud della Francia.
[6] Dal marzo del
2009 a febbraio
2011 è in tour in Francia con la commedia teatrale
Panique au Ministère. Nel novembre del 2009 e nel gennaio del 2010 ha pubblicato il suo nuovo album
Brief Encounters e l'EP
Brand New Love Affair.
Durante la sua carriera Amanda Lear ha registrato 15 album di studio, ha pubblicato più di 50 singoli e ha venduto circa 15 milioni di album e 25–30 milioni di singoli nel mondo.
[6]
Infanzia ed educazione [modifica]
Gran parte della vita di Amanda Lear è sempre stata misteriosa. Secondo alcune interviste, sarebbe nata da un marinaio
britannico in congedo a
Hong Kong, e da una madre di origini
russo-
mongole. Poco dopo la sua nascita, i suoi genitori si sarebbero separati e Amanda sarebbe stata allevata dalla madre a
Nizza.
[6] La verità sulla sua data di nascita, i nomi e le nazionalità dei suoi genitori, e le città in cui è stata allevata tuttavia, è questione di dibattito in Italia, Francia e Germania fin dai primi
anni ottanta.
Per tutta la sua carriera, Amanda Lear ha deliberatamente fornito in più occasioni informazioni contraddittorie sulla sua giovinezza. L'origine di sua madre è stata dichiarata essere di volta in volta
inglese,
francese,
vietnamita, mongola, russa e cinese. Suo padre è stato dichiarato essere inglese, russo, francese e indonesiano, in servizio nella
Royal Navy, altre volte arruolato nella
legione straniera francese in
Indocina. Il suo luogo di nascita è stato localizzato in
Svizzera, ad
Hanoi,
Saigon e Hong Kong, mentre la sua data di nascita è compresa tra il
1939 e il
1948.
[5] Oltre ad avere due lingue madri per nascita,
francese e
inglese, ha mostrato un talento per le lingue in età precoce, imparando presto anche il
tedesco, lo
spagnolo e l'
italiano, lingue che ha sfruttato più tardi nella sua vita professionale. Secondo la sua biografia ufficiale si sarebbe trasferita a
Parigi dopo aver terminato la scuola elementare, per studiare presso l'
Académie des beaux-arts, prima di entrare alla St. Martins School of Art di
Londra nel
1964.
[7]
Nei primi mesi del
1965, Amanda Lear fu individuata e messa sotto contratto da Catherine Harle, a capo di una delle più famose agenzie per modelle d'
Europa. Durante una intervista per Radio Europe 1 nel
2003 la Lear ha parlato della sua giovinezza e della sua successiva scoperta come modella:
| « Ero cresciuta pensando di essere brutta, brutta, brutta. Ero troppo alta, ero troppo magra, i miei seni erano piatti, avevo gli occhi asiatici e gli zigomi di mia madre così sembravo straniera rispetto a tutte le mie amiche, la bocca era troppo grande e i denti erano troppo grandi, per questo non sorridevo mai. Poi la carriera di Françoise Hardy ha avuto una svolta in Francia e tutto improvvisamente è cambiato. Prima di lei dovevi assomigliare a Brigitte Bardot: bionda, sinuosa e maggiorata. Avevo vent'anni quando la gente ha iniziato a dirmi "Sai una cosa, tu assomigli un po' a Françoise Hardy, potresti fare la modella" e poi di punto in bianco questa donna famosa, la grande Caterina Harle è saltata fuori. Per puro caso mi è capitato di vederla per strada a Parigi e mi ha chiesto se volevo fare la modella di moda e ho pensato che stesse scherzando! E lei disse "No, no, no, tu sei esattamente il tipo di ragazza che stiamo cercando" e tutto ad un tratto, tutti questi difetti, tutte le cose di cui mi ero sempre vergognata, sono diventate il mio più grande patrimonio. Per un puro caso, come molte cose nella mia carriera.[6] » |
Come mezzo per finanziare i suoi studi d'arte, Amanda Lear tornò a Parigi per il suo primo incarico di modella per
Paco Rabanne. Proprio come Catherine Harle aveva detto, una ragazza con l'aspetto della Lear era molto richiesta, e subito dopo, si ritrovò a essere fotografata da
Helmut Newton, Charles Paul Wilp e
Antoine Giacomoni per riviste come
Elle,
Marie France e
Vogue e a partecipare alle sfilate di stilisti come
Yves Saint Laurent e
Coco Chanel a Parigi e
Mary Quant, Ossie Clark e Antony Price a Londra. Dopo qualche tempo, abbandonò la scuola d'arte, e cominciò a fare la modella a tempo pieno e continuò a vivere nella
Swinging London degli anni sessanta, con molte celebrità. Amanda Lear si trasformò in una "sostenitrice del demi-monde di Londra",
[8] diventando giornalista nel 1978 e scrivendo nella colonna del gossip per il giornale britannico "Ritz".
[9]
Mentre era con
Brian Jones e il suo fidanzato del tempo
Tara Browne, in un locale notturno parigino di nome
Le Castel, nel
1965, incontrò l'eccentrico pittore surrealista spagnolo
Salvador Dalí, l'auto-proclamato
enfant terrible dell'arte. Dalí non fu colpito solo dallo sguardo di Amanda Lear, ma anche dall'affinità spirituale: lei stessa da allora ha descritto il loro stretto rapporto non convenzionale come un "matrimonio spirituale". La Lear successivamente ha accompagnato lui e sua moglie per circa quindici anni, trascorrendo ogni estate con loro. Durante questi viaggi Dalí le mostrava i musei d'Europa, i salotti parigini e la
Spagna, mentre lei gli mostrava l'arte, la moda, la fotografia e la musica a Londra. Amanda Lear ha posato per alcune opere di Dalí, come
Venus to the Furs e
Vogué, ha partecipato a molti dei suoi progetti cinematografici e inoltre stava al suo fianco durante le conferenze stampa e gli incontri con i media, eventi che spesso si trasformavano in spettacoli, spesso con la Lear come figura centrale.
Dal
1967 al
1970 Amanda Lear è apparsa in alcuni film, recitando ruoli minori o facendo delle piccole partecipazioni. Il suo primo ruolo è quello dell'aliena nel film francese
Ne jouez pas avec les Martiens, a cui è seguito il film
Wonderwall. Nel 1969 ha partecipato in Germania alla settima puntata del telefilm
Der Kommissar, per poi terminare con il film sperimentale
Double Pisces, Scorpio Rising.
Nel
1973 viene fotografata per la copertina dell'album
For Your Pleasure dei
Roxy Music. Nella foto è rappresentata con un abito nero ed attillato mentre tiene al guinzaglio una
pantera nera. La copertina è stata descritta come "famosa come l'album stesso" ed ha introdotto Amanda Lear al
rock'n'roll. Il
16 novembre 1973, la Lear apparve in Nord America nella serie televisiva della
NBC Midnight Special con
David Bowie durante la performance di
Sorrow. Nel video Amanda Lear è sopra un'impalcatura con in mano un lungo bastone che usa per spostare su una scacchiera delle pedine viventi; inoltre recita nello spettacolo come la "maestra per le cerimonie". La sua apparizione nel video è considerata come il lancio della sua carriera musicale.
Nel
1974 la Lear registrò insieme a Bowie la sua prima canzone intitolata
Star, ma questa non venne mai pubblicata.
[10] Dopo questa prima esperienza, Bowie decise di pagare delle lezioni di canto e di danza, per lanciare la sua carriera musicale. Il suo singolo di debutto
Trouble non ebbe successo; la Amanda Lear registrò anche una versione francese della canzone che attirò l'attenzione del produttore Antony Monn e dell'etichetta Ariola-Eurodisc, che gli offrì sette anni e sei album di contratto per una somma di denaro che la Lear definì "astronomica". Il suo album di debutto
I Am a Photograph venne registrato a
Monaco di Baviera e fu un successo in Germania ed in Austria. Anche in Italia riuscì ad arrivare alla Top 10. Dall'album vennero estratti alcuni singoli, tra cui
Blood and Honey,
Tomorrow e
Queen of Chinatown che diventò il suo primo successo a livello europeo.
L'album che seguì
I Am a Photograph fu
Sweet Revenge, un
concept album che contiene un medley continuo nel primo lato. L'album riuscì ad arrivare nella Top 10 di alcuni paesi europei e venne certificato Disco d'oro in Italia, Germania, Francia e Belgio. Dall'album venne poi estratto il suo più grande successo
Follow Me e la Top 20
Enigma (Give A Bit Of Mmmh To Me). Per promuovere l'album Amanda Lear cantò tutte le canzoni in varie emittenti televisive in Europa ma anche all'estero. In Italia ed in Germania la promozione fu continua, ad esempio in Germania le canzoni venivano cantate durante il programma televisivo
Musikladen. In Italia invece debuttò in televisione con la serata inaugurale di
Antenna 3, una delle prime televisioni commerciali.
[11] Poi partecipò al controverso programma
Stryx su
Rai 2, nella quale interpreta un ambiguo personaggio dal nome
Sexy Stryx. Nel 1978 la Lear fece anche un cameo nel film
Zio Adolfo in arte Führer cantando
Lili Marleen, e nel film di
Joe D'Amato Follie di notte.
L'ultimo album della fortunata trilogia Disco è
Never Trust a Pretty Face considerato il migliore della sua carriera internazionale, sia dal punto di vista dei fans che dei critici. L'album però non riuscì ad entrare nella Top 20, anche dopo la pubblicazione della hit minore
Fashion Pack. L'album venne promosso soprattutto in America, anche se "gli inglesi rimasero immuni all'effetto
Amanda Lear".
Dopo la
Disco Demolition Night, anche Amanda Lear come molte altre cantanti lasciò la musica disco per dedicarsi al
rock ed alla
new wave. Verso l'inizio del
1980 la Lear pubblicò
Diamonds for Breakfast, che fu un successo soprattutto in
Norvegia e in
Svezia. Con questo album Amanda Lear abbandonò il sound Disco prodotto a Monaco per dedicarsi al rock elettronico in stile new wave. Durante un'intervista dichiarò che non era più interessata al titolo di "White Queen of Disco" (Regina bianca della Disco music), ma voleva assomigliare di più a
Tina Turner, la sua rockstar preferita. La Lear trascorse la maggior parte del
1980 in tour promozionali per l'album, dalla
Grecia sino alla
Finlandia. Inoltre arrivò per la prima volta in Giappone, dove entrambi, il singolo
Queen Of Chinatown e
Sweet Revenge arrivarono alle prime posizioni e vennero certificati Dischi d'oro.
[6]
Dopo questo successo Amanda Lear pubblicò l'ultimo album prodotto da Antony Monn
Incognito nel
1981. L'album ebbe un tiepido successo in Europa (Svezia, Norvegia, Austria), ma fu un successo in Sud America. Dall'album vennero estratti alcuni singoli, ma l'unico che ebbe fortuna fu
Egal. Poco dopo intraprese un'azione legale contro l'Ariola-Eurodisc per potersi liberarsi dal contratto discografico per motivi di divergenze artistiche, ma perse il processo, e come risultato nel
1983 dovette pubblicare l'ultima canzone influenzata da Monn,
Love Your Body. La Lear si concentro ulteriormente in Italia, e pubblicò la sua prima raccolta di grandi successi,
Ieri, oggi, seguita da uno speciale televisivo chiamato
Ma chi è Amanda?. L'ultimo album di studio di Amanda Lear pubblicato dalla Ariola fu
Tam-Tam. Come il precedente singolo
Incredibilmente Donna, estratto da
Ieri, oggi,
Tam-Tam nacque da una collaborazione tra compositori e produttori italiani. L'album venne promosso solo in Italia, e anche l'unico singolo estratto
No Regrets venne pubblicato solo in Italia. La promozione dell'album avviene durante la conduzione del programma televisivo
Premiatissima su
Canale 5, in cui la sigla finale era
No Regrets. Amanda Lear rimase alla conduzione per due edizioni, quella del
1982 e del
1983.
Nel 1984 Amanda Lear pubblicò la sua prima biografia ufficiale,
My Life With Dalí, pubblicata inizialmente in Francia sotto il titolo di
Le Dali D'Amanda.
[12] La biografia fornisce delle informazioni sulla vita di
Salvador Dalí, e contiene anche dettagli della vita di Amanda Lear. Il libro venne approvato da Dalí stesso, anche se alcuni studiosi giudicano inaccurate alcune informazioni e alcune date.
Dopo aver lavorato per quattro anni come intrattenitrice televisiva per
Canale 5 e il canale francese
La Cinq Amanda Lear ritorna alla musica con l'album
Secret Passion, registrato per segnare il suo ritorno non solo nei paesi europei, ma anche in quelli anglosassoni. A causa di un incidente automobilistico, proprio mentre era pronta a pubblicizzare l'album, la Lear dovette rimanere alcuni mesi in convalescenza.
[13] Mentre era in ospedale, la Lear cominciò a scrivere la sua prima novella
L'Immortelle, un racconto surreale che descrive i tormenti di una donna condannata all'eterna giovinezza e bellezza, a guardare tutti gli altri invecchiare e infine, di perdere tutti i suoi cari, ma pur restando sempre bella, non è in grado di fermare il passaggio del tempo.
Nel 1988 Amanda Lear ritorna nelle classifiche con una reinterpretazione della canzone
Tomorrow,
Tomorrow (Voulez vous un rendez vous), in cui duetta con il cantante della band
CCCP Fedeli alla linea,
Giovanni Lindo Ferretti. La canzone dopo una forte promozione in Italia riesce ad entrare nella classifica dei singoli, arrivando alla posizione 40.
[14] La band inoltre farà da supporto per alcuni concerti della Lear in Italia. Verso la fine degli anni '80, due suoi successi,
Follow Me e
Gold, vengono remixati dal DJ Hi-NRG britannico Ian Levine e ripubblicati dalla
BMG Ariola come singoli. Questi vengono seguiti dalla pubblicazione di alcune raccolte della Ariola, e da due album Pop-rock,
Uomini più uomini in Italia e
Tant qu'il y aura des hommes in Francia, entrambi pubblicati nel
1989.
Tra il
1988 e il
1989 Amanda Lear apparirà in alcune serie televisive francesi, come
Marc et Sophie e
Maggy. Nel
1989 inoltre condurrà
Ars Amanda, andato in ona su
Rai 3. Il programma, uno tra i suoi preferiti, veniva condotto in un letto, in cui la Lear intervista celebrità e politici, sia italiani che internazionali.
[15]
Dopo le poche apparizioni televisive, nel 1993 la Lear appare in due sceneggiati televisivi. Il primo è la serie televisiva
Piazza di Spagna dove interpreta se stessa; successivamente appare nel
film per la TV drammatico
Une Femme pour Moi diretto da Arnaud Sélignac. Nello sceneggiato interpreta Françoise, casalinga e moglie di Tom novembre, che sta andando incontro ad una crisi di mezza età. Ma è nel 1998 che torna al cinema dopo la prima esperienza con Joe D'Amato, con
Bimboland, film francese dove interpreta Gina.
Quattro anni dopo i due album Pop-rock, la Lear ritorna con due album
Eurodance,
Cadavrexquis nel 1993 e
Alter Ego nel 1995. Entrambi non riscuotono quel successo internazionale tanto sperato, anche con molta promozione televisiva e con alcuni concerti in giro per l'Europa. L'album
Alter Egoad esempio verrà promosso soprattutto in Germania, dove la Lear tra il 1995 e il 1996 conduceva un programma televisivo su
RTL II chiamato
Peep!, dove la sigla era una canzone contenuta nell'album. Nel 1998, dopo aver tenuto l'Italia tagliata fuori dai progetti musicali, la Lear cerca di ricatturare l'attenzione su di sé con la raccolta di remix e vecchi successi riregistrati
Back in Your Arms. L'album comunque a causa di una contesa tra case discografiche verrà rimpiazzato da un'altra raccolta chiamata
Follow Me Back in My Arms che porterà l'album originale ad un fallimento finanziario.
[10][15]
Negli anni '90 la Lear dopo una lunga pausa dalla moda riappare nelle passerelle di stilisti quali
Paco Rabanne, Grés e
Thierry Mugler. Nel 1996 inoltre partecipa alla sfilata di Paco Rabanne per l'evento "Life Ball" a
Vienna, per raccogliere fondi per supportare le persone malate di
AIDS.
Nel dicembre del 2000 Alain-Philippe Malagnac d'Argens de Villèle, il marito della Lear morì in un incidente, dopo lo scoppio di un incendio nella loro casa.
[16] Per commemorare la sua morte la Lear registra un anno dopo l'album
Heart. Dopo aver collaborato con alcuni DJ come
Laurent Wolf e Junior Vasquez, partecipa in alcune raccolte e registra alcune canzoni; tra le quali
Paris By Night che otterrà in Italia un modesto successo commerciale. Seguono le due raccolte
Forever Glam! e
The Sphinx, e l'album
With Love; la versione italiana venne distribuita due anni dopo, nel 2008.
Gli anni 2000 per la Lear furono molto importanti, sia per il piccolo schermo che per il cinema. In televisione parteciperà al programma
Il brutto anatroccolo su
Italia 1 e sulla Rai presentò il programma
Cocktail d'Amore. Lo show ebbe particolarmente successo per le interviste a personaggi importanti degli anni '70 e '80, tra cui
Patty Pravo,
Anna Oxa,
Giuni Russo,
Loredana Bertè e i
Ricchi e Poveri. Nel 2003 conduce assieme a
Gene Gnocchi la seconda edizione de
La grande notte del lunedì sera su Rai 2. Nel 2005 è entrata a far parte della giuria del programma
Ballando con le stelle. Nell'estate del 2008 ha presentato alcuni programmi, tra cui il francese
La Folle Histoire du Disco, il tedesco
Summer of the '70s e
Battaglia fra Sexy Star sul canale francese e italiano
E!. Nell'ottobre del 2008 appare con un
cameo nella
soap italianaUn posto al sole, nel ruolo della
Morte. Nel luglio 2009 partecipa a tre episodi della sit-com
7 vite. Per quanto riguarda il cinema ha recitato nella commedia francese
Le Défi, un film sulla
break dance e nel film drammatico
Gigolo. Oltre a essere apparsa in ruoli minori in alcuni film indipententi, nel 2004 doppia la fashion designer Edna Mode nel film
Gli incredibili nella versione francese e italiana del film. Oltre a questi ruoli, la Lear ha anche partecipato in alcuni film indipendenti.
A partire dal 1981, la Lear iniziò ad esporre le sue opere in varie mostre quasi tutti gli anni, fino all'anno 2000.
[17] Un'esibizione del 2001 venne intitolata
Not a. Lear, in riferimento al dipinto
Ceci n'est pas un pipe di
René Magritte.
[18] In seguito, nel 2006, ha presentato ancora una volta le sue opere in una mostra chiamata
Never Mind the Bollocks: Here's Amanda Lear!, una parafrasi dell'album dei
Sex Pistols Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols, ma anche con qualche riferimento al suo passanto ambiguo, che di fatto fu proprio il tema della mostra.
[19] Un'altra esposizione si è tenuta in Svizzera a
Lugano nel 2007 ed infine nel 2008
Sogni, Miti, Colori.
[17]
Nel gennaio 2007 è stata insignita del titolo di "Cavaliere dell'
Ordre des Arts et des Lettres" dal ministro della cultura francese Renaud Donnedieu de Vabres per il suo contributo all'arte.
[4]
Nel novembre 2008 la Lear ha annunciato in una trasmissione televisiva francese i piani per la registrazione di un nuovo album chiamato
Brief Encounters. Il doppio album è stato pubblicato il 16 ottobre del 2009 in Italia, ed è stato anticipato dal singolo
Someone Else's Eyes, cantato in coppia con il cantante-produttore italiano Deadstar. L'album è stato successivamente pubblicato in Europa in tre diverse versioni, quella standard, acustica e remixata. La versione remixata chiamata
Brief Encounters Reloaded è stata distribuita su
iTunes nel 2010. Sempre nel 2009, in Francia è stato pubblicato l'EP
Brand New Love Affair, composto da otto tracce Dance. Dall'album sono stati estratti i singoli
Brand New Love Affair (In the Mix) e
I'm Coming Up. Il secondo è stato distribuito come EP e include remix di Richard Morel, Tommie Sunshine, Sammy Jo e Babydaddy dei
Scissor Sisters.
Dal 2009 al 2011 è in tournèe con lo spettacolo teatrale
Panique au Ministere, prima a Parigi e poi nel resto della Francia, Belgio e Svizzera, riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica.
[20][21] A settembre 2011 ritornerà a teatro in
Franciacon la
commedia Lady Oscar.
Dall'aprile al maggio del 2011 è uno dei membri della giuria della terza edizione del varietà di
Rai 1 Ciak... si canta!. Sempre in aprile è stata diffusa la notizia che la Lear avrebbe presentato il programma
Delitti Rock su Rai 2 in seconda serata,
[22] anche se poi la conduzione è stata affidata all'attore
Massimo Ghini.
Dopo aver pubblicati il singolo Chinese Walk nell'aprile 2011, la Lear ha confermato che pubblicherà un nuovo album di inediti intitolato I Don't Like Disco. La canzone ha ottenuto un discreto successo nel circuito Dance francese e sul web, ed ha ricevuto recensioni positive in Italia.
Da autunno 2011 recita al Théâtre de la Renaissance di Parigi con la
commedia Lady Oscar, adattamento della pièce
Oscar(1958) di Claude Magnier.
Il 13 marzo, 1979 la Lear sposò l'aristocratico francese Alain-Philippe Malagnac d'Argens de Villèle, segretario dello scrittore
Roger Peyrefitte, con una cerimonia a
Las Vegas durante il tour promozionale del suo album
Sweet Revenge. Salvador Dalí e sua moglie Gala disapprovarono il matrimonio, e tentarono di convincerla ad annullarlo. Come conseguenza i rapporti tra Lear e Dalí cominciarono ad andare alla deriva.
[senza fonte] Nel 2000 Malagnac è morto a 51 anni nell'incendio della loro villa in Provenza.
[23] La Lear gli dedicherà l'album
Heart.
In occasione della lavorazione del programma su Italia 1
Il brutto anatroccolo, la Lear conobbe il modello
Manuel Casella, del quale è stata compagna dal 2002 fino al 2008.
[24]
Immagine e popolarità [modifica]
Presunto cambio di sesso [modifica]

La piastrella del Muretto di
Alassioautografata dalla Lear
Fin da quando la popolarità di Amanda Lear andava consolidandosi, verso la fine degli anni settanta, iniziarono a diffondersi voci sempre più insistenti che la cantante, prima d'iniziare la carriera d'indossatrice e fotomodella, fosse stata in realtà un ragazzo di nome Alain René Tapp, nato nel 1939, e il cui cambio di sesso a
Casablanca risaliva a due operazioni effettuate dal celebre dottor Burou (lo stesso che operò
Coccinelle e
April Ashley), la prima nel 1963 e la seconda l'anno dopo.
[25]
Secondo quelle voci, fino al 1966 avrebbe assunto il nome d'arte di Peki D'Oslo ballando nella celebre compagnia di
spogliarelli e
burlesque en-travesti al
Carousel di
Parigi, diretta dalla transsessuale francese Coccinelle. A riprova furono esibiti i programmi di sala originali con le foto di Peki D'Oslo, con o senza travestimento e i molti articoli di riviste che negli anni s'erano occupati di Peki D'Oslo.
[26]
Come spogliarellista transessuale s'esibì pure in locali a Berlino al
Chez-Nous e al
Raymond's Revue Bar, e a Barcellona e Milano (sono rimaste sue foto d'esibizioni al teatrino
Le Maschere). A testimonianza di questa attività sono rimasti pure dei servizi fotografici pubblicate su riviste sexy dell'epoca, soprattutto in America. Secondo ciò che è riportato nella seria biografia "Dalí: A biography", scritta da Meredith Etherington-Smith nel 1992 (tradotta in Italia da Garzanti, 1994), fu proprio nella sua esibizione sado-maso con le fruste che Dalí la vide, e poi conobbe, in un night-club di Barcellona nel
Barri Gòtic.
La Lear ha però da sempre smentito le voci di un cambio di sesso, dichiarando che si era trattato solo di un espediente escogitato da lei e
Salvador Dalí per suscitare più curiosità e aumentare le vendite dei suoi album agli inizi della carriera. Le voci sulla sua ambigua sessualità infatti furono da lei stessa ampiamente sfruttate per il
battage pubblicitario. Nel frattempo la celebre modella transessuale inglese April Ashley, pubblicò nella sua autobiografia tutti i particolari e foto della sua amica Peki D'Oslo, prima e dopo l'operazione.
[27] Dopo la comparsa della Lear in un celebre numero di
Playboy italiano nel 1978, in cui appariva completamente nuda, le voci sulla sua dubbia sessualità incominciarono a diradarsi.
- Ne jouez pas avec les Martiens, regia di Henry Lanöe (1967)
- Wonder wall - the movie, regia di Joe Massot (1968)
- Fun and Games for Everyone, regia di Serge Bard (1968)
- Double pisces, rising scorpion, regia di Norman Mailer (1970)
- Follie di notte regia di Joe D'Amato (1978)
- Zio Adolfo in arte Führer regia di Castellano e Pipolo (1978)
- Grottenolm, regia di Rainer Kirkberg (1985)
- Tendres Intrus, regia di Roman Baboeuf (1992)
- Bimboland, regia di Ariel Zeitoun (1998)
- Le Dèfi, regia di Blanca Li (2002)
- Gala, regia di Silvia Munt (2003)
- Gli Incredibili, regia di Brad Bird (2004)
- Gigolò, regia di Bastian Schweitzer (2005)
- Starfuckers, regia di Julien War (2006)
- Oliviero's rising, regia di Niki Roseo (2007)
- Les Chasseurs de Dragons, regia di Guillaume Ivernel e Arthur Qwak (2008)
- Encore une nuit de merde dans cette ville pourrie, regia di Edouard Rose (2008)
- 8th Wonderland, regia di Nicolas Alberny e Jean Mach (2009)
- Bloody Flowers, regia di Richard J. Thompson (2009)
- Lacoma, regia di Christopher Roth (2009)
- Zookeeper, regia di Frank Coraci (2011)
- Programmi televisivi
- 1978: Stryx, RAI 2
- 1981: Supersonica, TMC
- 1981/82: Grey Street , TMC
- 1981: El Show de Amanda Lear, RTVE
- 1982: Premiatissima '82, Canale 5
- 1983: Ma chi è Amanda?, Canale 5
- 1983: Premiatissima '83, Canale 5
- 1984/86: W le donne, Rete 4
- 1986: Cherchez la femme, La Cinq
- 1989: Ars Amanda, RAI 3
- 1991/92: Buonasera, Rete 4
- 1992/93: Mefiez-vous des blondes, TF1
- 1995/96: Peep!, RTL2
- 1998/00: Il brutto anatroccolo, Italia 1
- 2002/03: Cocktail d'amore, RAI 2
- 2003: La Grande Notte, RAI 2
- 2003/04: 20/10 h petantes, Canal Plus
- 2003/05: Tendance, Match TV
- 2004: La talpa, RAI 2 (sostituita da Paola Perego)
- 2008: Sfida fra sexy star di Hollywood, E!
- 2008: La folle histoire du disco, France 3
- 2008: La guerre des canons, E!
- 2008: Summer of 70s, ARTE
- 2011: Ciak... si canta!, RAI 1
|
- Serie televisive
- 1969: Der Kommissar (episodio "Keiner Hörte Den Schuß") (Germania)
- 1988: Marc et Sophie (episodio "Astrochien") (Francia)
- 1989: Maggy (episodio "Doriana Wilding") (Francia)
- 1992: Piazza di Spagna (Italia)
- 1993: Une femme pour moi (Francia)
- 1996: L'@mour est à réinventer (episodio "Dans la decapotable") (Francia)
- 1998: Les Années Bleues (episodio "Chatoune") (Francia)
- 2000: Un gars, une fille (episodio 174-175) (Francia)
- 2001: Blague a part (episodio 22 - 3ª stagione) (Francia)
- 2003: Sous le soleil (episodio n° 295) (Francia)
- 2007: Un amour de fantome (Francia)
- 2007: Avocats et Associés (episodio "Guacamole") (Francia)
- 2007: 7 vite (Italia)
- 2008: Un posto al sole (Italia)
- 2009: 7 vite (Seconda stagione, episodi n. 30, 31, 32) (Italia)
|
- ^ a b (EN) «New songs needed for Amanda Lear». Little Boom Records, 5 10 2010. URL consultato in data 18-05-2011.
- ^ (EN) «Neuaufnahmen/Geburtstage unserer Mitglieder – 65 Jahre». GEMA Nachrichten Ausgabe 170, member register entry2004. URL consultato in data 10-04-2010.
- ^ Ian Gibson, The Shameful Life of Salvador Dalí, W.W. Norton co., 1997. 0393046249
- ^ a b c (FR) «Chevalier dans l'Ordre des Arts et des Lettres». The French Ministry of Culture7 2006. URL consultato in data 10-04-2010.
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